Vediamo una panoramica generale dei prestiti dipendenti, quelle soluzioni di credito che vengono concesse a chi ha un contratto di lavoro subordinato e lavora dunque come dipendente.
I prestiti ai dipendenti sono concessi secondo la modalità della cessione del quinto dello stipendio. In sostanza questo prestito viene concesso a tasso ed importo mensile fissi, la rata periodica viene detratta dallo stipendio netto e versata dal datore di lavoro alla banca o alla società finanziaria creditrice.
Il principale punto di forza di questi finanziamenti è che vengono concessi sia come prestiti dipendenti pubblici (dunque prestiti dipendenti Inpdap, prestiti dipendenti comune e prestiti statali) che come prestiti dipendenti privati (dunque prestiti dipendenti Inps, di aziende di piccole e grandi dimensioni, oppure anche come prestiti dipendenti Inail).
La caratteristica fondamentale dei finanziamenti ai dipendenti è il contratto di lavoro, che dovrebbe sempre essere a tempo indeterminato. Per far fronte alle nuove condizioni del mercato del lavoro, che porta sempre più posti di lavoro atipici (ovvero quelli che hanno una durata fissa, solitamente di alcuni mesi) sono sempre di più le banche e le finanziarie che concedono prestiti dipendenti a tempo determinato.
Questi finanziamenti si caratterizzano per il fatto di avere una durata massima pari o inferiore alla durata residua del contratto di lavoro.
I prestiti per dipendenti sono solitamente concessi anche ai cattivi pagatori e ai protestati, in virtù della presenza della garanzia fornita dal TFR e dalla busta paga in sé.
Partendo dal presupposto che di solito possono fare domanda di finanziamenti per dipendenti sia coloro che lavorano presso aziende di piccole dimensioni che presso realtà più grandi, così come coloro che operano presso ditte pubbliche o enti statali, solitamente quest’ultima categoria di lavoratori può vantare delle soluzioni finanziarie più convenienti da un punto di vista dei tassi e delle condizioni generali.
